Fondazione Mario lepore
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La storia nella storia

A cura di Rosaria Mascio
Il Parco dell’Olivo di Venafro possiede una storia antica e una “storia nella storia”: quella contemporanea, fatta di eventi, progetti e manifestazioni di rilievo che hanno condotto il Parco, nel corso degli ultimi anni, in una dimensione internazionale.


Nel gennaio 2012, presso il Castello Pandone, ha luogo l’evento di “Venolea”, durante il quale è presentato il libro dell’agronomo Ferdinando Alterio, “L’olio di Venafro, viaggio nel cuore olivicolo del Mediterraneo”. Inoltre, Palazzo De Utris ospita la rassegna dei produttori di olio e di prodotti agroalimentari di elevata qualità. L’esito di questa manifestazione getta le basi per una visibilità dell’Ente in ambito nazionale. Infatti, in questa stessa occasione, Enrico Lupi, Presidente dell’“Associazione Nazionale Città dell’Olio”, annuncia la possibilità, per il Parco, di ottenere il riconoscimento UNESCO, essendo esso non soltanto e semplicemente un paesaggio inteso in senso geografico, bensì soprattutto repertorio da salvaguardare di cultura, di storia e di tradizione millenaria che accomuna tutto il Mediterraneo.



Illuminato dai riflettori internazionali, il 30 marzo 2012 il Parco riceve la visita di ristoratori e giornalisti statunitensi, tra cui Tony May, Presidente del Gruppo Ristoratori Italiani degli Stati Uniti, accogliendo la prima opportunità per la promozione dell’olio di Venafro oltre la scena nazionale.
Il 16 aprile dello stesso anno la troupe televisiva di GEO & GEO, trasmissione di televisiva di RAI 3, effettua riprese ed interviste presso il Parco. La trasmissione costituisce ulteriore ribalta per il Parco e per le sue attività, grazie al suo perfetto binomio olio – storia.


A giugno del 2012 l’Ente Parco Regionale dell’Olivo di Venafro riceve proposte di partenariato per un progetto europeo sul turismo, “Support to transnational thematic tourism products as means of enhancing competitiveness and sustainability of European tourism”, e addirittura la disponibilità del Presidente dell’ “International Olive Council” (COI) per un partenariato ad un progetto del Parco.
Nel mese di luglio del 2012 prende avvio un progetto sull’olivicoltura, ideato da Confcooperative Molise ed Ente Parco: nelle intenzioni di tale progetto vi è la definizione degli standard qualitativi di riferimento dell’olio del Parco e di Venafro; passaggio fondamentale per la realizzazione di produzioni di nicchia che abbiano criteri di unicità.

Un passo importante per la valorizzazione dei prodotti locali, è stata la registrazione del Marchio Collettivo Europeo “Terre degli Olivi di Orazio”, concesso alle aziende locali produttrici di olio, di prodotti da forno, vivaisti e strutture ricettive.

A settembre 2013, a Villa dei Quintili sull'Appia Antica, a Roma, in occasione dei festeggiamenti per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, viene inaugurato il Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia, dove sono state messe a dimora le talee derivate dagli alberi monumentali più significativi del territorio italiano. Venti Patriarchi, uno per regione o provincia autonoma: tra i patriarchi prescelti figura anche un olivo millenario di Venafro.
Ad ottobre il Parco avvia un gemellaggio con il villaggio di Taybeh/Efraim, altro luogo storico dell’olivicoltura mediterranea: l’iniziativa è stata fortemente voluta dall’ “Associazione Coltiviamo la pace” ed in particolare dal Prof. Giovanni Gianfrate, responsabile dei progetti in Terrasanta e promotore dell’affascinante studio sulla datazione degli Olivi del Getsemani a Gerusalemme. L’Ente Parco e l’Associazione avviano una rete di collaborazioni tra i luoghi storici dell’olivicoltura mediterranea, tra i  quali il Getsemani, finalizzata alla conservazione, alla valorizzazione e all’attuazione di progetti comuni.





“Venolea 2013” è sede uno dei maggiori convegni dedicati all’olivicoltura storica degli ultimi anni, e ciò grazie alla presenza di ospiti di eccezione, primo fra tutti Antonio Cimato del CNR Ivalsa Firenze, uno dei maggiori esperti del settore a livello internazionale. In questa occasione il Presidente dell’ “Associazione Nazionale Città dell’Olio”  Enrico  Lupi  illustra  l’iniziativa  in  corso  per  il  riconoscimento  UNESCO  del paesaggio olivicolo mediterraneo. Il Prof. Giovanni Gianfrate, responsabile dei progetti di cooperazione in Terrasanta, introduce il tema del convegno: la datazione degli Olivi del Getsemani e la vicinanza culturale di due luoghi distanti del mediterraneo, quali il villaggio biblico di Taybeh – Efraim in Palestina, assieme al Getsemani, e Venafro, il luogo più importante dell’olivicoltura storica nel Mediterraneo Occidentale.

Poiché la storia è la costante del Parco dell’Olivo di Venafro, a gennaio 2014, l' “Associazione Winterline”, con la collaborazione dell'Ente Parco Regionale dell'Olivo di Venafro, organizza “ARMY in CAMPaglione”: una ricostruzione storica degli accampamenti, con la narrazione dei fatti che coinvolsero Venafro nella Seconda Guerra Mondiale, con particolare riferimento ai momenti vissuti nel Parco, grazie alla ricostruzione storica operata dal Club Vojebske Historie Usti Nad Labem della Repubblica Ceca e dall'Associazione Winterline di Venafro. Un ulteriore evento di qualità per commemorare i tragici momenti e le vittime di quel periodo storico da non dimenticare.



Il 29 marzo 2014, a Firenze, presso la sede dell’ “Associazione Coltiviamo la pace”, viene firmato il protocollo di intesa tra Ente Parco e Olive Branch Foundation di Efraim (Palestina). Il Responsabile dell’Olive Branch Foundation di Taybeh - Efraim in Palestina, Don Raed  Abusalieh, artefice  della  rinascita dell’antica olivicoltura storica di Efraim e dei territori palestinesi, sottoscrive con l’Ente Parco un accordo che lega le due realtà a progetti comuni per lo sviluppo dell’olivicoltura storica.

Nel mese di aprile il Parco, insieme ad un gruppo di studiosi dell’ “Associazione Coltiviamo la Pace”, programma l’avvio di uno studio di notevole importanza, quello sulla caratterizzazione genomica dei patriarchi più rappresentativi. Verrà tracciato il profilo genetico e quindi il DNA di un primo gruppo di 20 piante riconosciute come “Olivi Patriarchi” del Parco, al fine di stabilire a quali luoghi del Mediterraneo sono associabili le sue antiche piante, ritracciandone la storia e la sua esportazione  (storicamente  individuata in Provenza), da un punto di vista scientifico.

Nell’estate dello stesso anno il Parco accoglie personalità rilevanti. Tra loro Antonio Cimato (CNR Firenze), Angelo Cichelli (delegato italiano del Consiglio Oleicolo Internazionale), Yuko Okuma, scrittrice nipponica in procinto di pubblicare un libro sull'olivicoltura mediterranea e Alain Le Roy, Ambasciatore francese in Italia, a Venafro in questi giorni per una commemorazione. Tranne che  l'Ambasciatore  in  visita  di  cortesia, le altre personalità, a partire da questo momento, avviano contatti costanti con l'Ente Parco finalizzati alla ricerca, alla tutela e alla valorizzazione degli olivi di Venafro.

A dicembre ha luogo “Venolea 2014”: all’interno del Museo archeologico Nazionale di Venafro, il convegno “Alberi monumentali d’Italia, frutti dimenticati e parchi agricoli” vede la partecipazione, tra gli altri, di Sergio Guidi, Presidente “Associazione Patriarchi della Natura in Italia”, e Michele Tanno, “Presidente Associazione Arca Sannita”.





Nel Museo sono allestiti, dall’ “Associazione Gens Julia”, i banchetti didattici sulla mensa romana, gli agrimensori, la centuriazione e l’edilizia romana, e la mostra “Patriarchi della Natura d’Italia”. Nell’occasione viene celebrato l’ingresso del Parco nell’ "Associazione Nazionale Città dell’Olio”.





Nel 2015 il Parco Regionale  dell’Olivo di  Venafro, assieme all’ “Associazione Nazionale  Città dell’Olio” e alle città molisane della suddetta, registra la sua presenza all’interno del sito espositivo di Cascina Triulza all’EXPO Milano 2015: il fine è quello di favorire l’incontro tra piccoli, medi e grandi produttori nazionali ed  internazionali  dell’economia  sostenibile,  così  come  la  promozione  di   rapporti   tra   il   settore   della produzione e quello del consumo in una sinergia di scambio di esperienze e di culture economico- commerciali.


Il Premio Migliori Oliveti 2015 – L’Ente premia i proprietari dei migliori oliveti del Parco

A maggio 2015 viene sottoscritta la convenzione con l’“Associazione Patriarchi della Natura” di Forlì per la realizzazione del Giardino degli olivi patriarchi italiani. L’attività dell’Associazione consisterà preminentemente nella ricerca degli olivi patriarchi più significativi d’Italia e nella loro riproduzione per innesto. I lavori per la realizzazione del giardino saranno completati nel marzo 2016, quando verranno messi a dimora, all’interno del Parco, i 20 olivi, copie genetiche di famosi e millenari olivi italiani; tra questi: l’Olivo di Palombara Sabina (RM), l’Olivo della Strega (GR), l’Olivo di San Miliano di Trevi, e l’Olivo Sa Reina in Sardegna. Il giardino sarà inaugurato ufficialmente nel febbraio 2017.



Durante l’edizione di “Venolea 2015”, in presenza di illustri ricercatori quali Mauro Centritto,  Direttore CNR Ivalsa di Firenze, con cui il Parco, nell’occasione, sottoscrive una convenzione per la ricerca, Tommaso Ganino dell’Università di Parma, Domenico Pignone del CNR - Istituto di Bioscienze e Biorisorse di Bari, e Francesco Cellini, Direttore Agrobios di Metaponto, vengono presentati i primi dati sul genoma (DNA) degli olivi millenari di Venafro che attestano la variabilità genetica degli stessi.



Un  altro  importante  passo  nella  dimensione  nazionale  viene  effettuato  a  luglio   2016:   l’ “Associazione Nazionale Città dell’Olio” annuncia che il Parco Regionale Storico dell’Olivo di Venafro è risultato idoneo all’iscrizione nel “Registro Nazionale Paesaggi Rurali Storici” e che quindi si può  procedere alla redazione del Dossier Ufficiale di candidatura.
Attività didattica.

Nell’ottobre del 2017 torna l’edizione annuale di “Venolea”: viene presentato il libro “L’Olio di oliva, oro verde del Mediterraneo” di Yuko Okuma e Sara Sargenti. Il convegno sull’olivicoltura ambientale ha annoverato tra gli altri l’On. Laura Venittelli della Commissione Agricoltura della camera dei Deputati.

Il 20 febbraio 2018 il territorio del Parco verrà inserito ufficialmente nel suddetto Registro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentari e delle Foreste. Il Parco è adesso tra i territori certificati e  tutelati dal MIPAAF: esso è l’unico sito molisano ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento. Il Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici prevede azioni mirate su questi territori riconosciuti, da parte delle Regioni, e affranca una proiezione internazionale degli stessi, visto che solo i paesaggi rurali storici iscritti possono essere canditati all’UNESCO o ancora come siti GIAHS, lo specifico programma della FAO dedicato alla tutela e alla conservazione dell’agricoltura tradizionale e dei suoi paesaggi, nel mondo.

 
Presso il Ministero delle Risorse Agricole e Forestali, l’ illustrazione del Dossier di candidatura del Parco



Il Parco è iscritto nel Registro Nazionale dei Paesaggi Storici: la delegazione dell’Ente al Mipaaf

Nello stesso mese, come ogni anno, il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, insieme alla Fondazione Mario Lepore, hanno aderito e cofinanziato la manifestazione nazionale “Camminata Nazionale tra gli Olivi”, ideata  dall’  “Associazione  Nazionale  Città  dell’Olio”  al  fine  di dare  visibilità  turistica  al  territorio.  La passeggiata si sviluppa a partire dal cuore centro storico di Venafro e prosegue attraverso una piccola e strettissima viuzza, La Portella, che conduce ad uno degli ingressi del Parco. Si imbocca l’antica mulattiera, che con un tragitto a mezza costa panoramico e dominato dalla Torricella, avamposto medievale, raggiunge la zona del Campaglione. Di qui si ridiscende attraverso gli oliveti, tra cisterne di ville rustiche romane e mura megalitiche.



Presso l’area picnic l’Ente Parco ha organizzato una fattoria didattica itinerante, con la presenza di animali come gli asini, e una degustazione dell’olio di Venafro, con prodotti locali a base di olio.


Tirana (Albania) dicembre 2018 – I partecipanti al primo meeting del Progetto Interreg Cross Border Ol

Il 2018 rappresenta un anno di grande importanza per il Parco, che compie l’ennesimo importante passo verso la dimensione internazionale grazie alla partecipazione al “Progetto Interreg Cross Border Olive”, già presentato nel maggio 2017 dall’ Università di Tirana (Lead Partner), dall’ IMAB Bari, dall’Ente Parco stesso, dall’ Uri – Urban Research Institute (Albania), dalle Municipalità di Bar e Valdanos (Montenegro), e dal Ministero Agricoltura del Montenegro (Associated Partner). L'obiettivo generale del progetto è quello di valorizzare e conservare i beni naturali e il paesaggio degli oliveti antichi, al fine di promuovere i territori quale fonte di turismo intelligente e sostenibile, produzione di qualità, supportando lo sviluppo rurale sostenibile in tali ambiti. Il Parco ha ospitato alcuni degli incontri del comitato direttivo del progetto, il  quale, è terminato nel 2020.

“Venolea 2018” è stata dedicata ai paesaggi rurali storici nazionali e ai paesaggi terrazzati. Alla luce del riconoscimento UNESCO sull'arte del muro a secco, si è dibattuto sui nuovi strumenti per la tutela di questi territori, in virtù del loro ruolo fondamentale nella difesa idrogeologica del territorio.


Aprile 2019 ha rappresentato la data zero di un altro importante evento: la Passione vivente, prodotta dalla Fondazione Mario Lepore e dal Parco, dall'idea originale di Franco Valente. L'evento, ideato e messo in scena per la prima volta nel 1968, racconta gli ultimi giorni della vita di Gesù, attraverso quadri scenici sospesi nella notte e nel tempo, e si svolge nel Parco, luogo che più di altri rappresenta il contesto storico e religioso degli eventi: il Monte degli Ulivi ed il Getsemani a Gerusalemme. A partire da questo momento sarà riproposto negli anni a venire, arricchito dal punto di vista scenografico, ma sempre nel solco della tradizione.


Il 30 novembre 2019 l'Ente Parco Regionale dell'Olivo di Venafro presiede la II sessione, dedicata al Paesaggio rurale, della giornata inaugurale del “25ennale dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio” a Siena. Relatori Mauro Agnoletti, Presidente Programma GIHAS della FAO, Emilio Gatto, Direttore Sviluppo Rurale MIPAAFT, Susanna Cenni, Vicepresidente XIII Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Tiziano Tempesta, docente UNIPD e componente dell'Osservatorio Nazionale del Paesaggio, Bruno Sperandio, coordinatore paesaggio Gihas Assisi-Spoleto, Emilio Pesino, Presidente del Parco Regionale dell’Olivo di Venafro.



Il convegno di “Venolea 2019” è dedicato all’olivicoltura e all’oleoturismo e include anche lo Stakeholders meeting del Progetto Interreg Cross Border Olive. Infatti, durante l’evento sono state sviluppate attività previste dal suddetto progetto: si sono avuti incontri sul campo con olivicoltori e produttori sulle migliori pratiche agricole e un confronto con esperti del CIHEAM di Bari, dell’URI di Tirana, dell’UNIMOL, dell’Università dell’Agricoltura di Tirana, del Comune di Bar in Montenegro, del GAL Molise rurale e del Parco.
 
Ma la novità di rilievo per l’evento è stato il premio “Plinius Oltre il Tempo”, con oli provenienti dal Trentino fino alla Sicilia, ma anche da alcuni Paesi mediterranei come Israele/Palestina e Montenegro.





Nel 2020 prosegue l'attività del Parco nel progetto internazionale condiviso con partner di Albania, Montenegro e Puglia. Dopo aver effettuato il programma di ricerca che ha portato a completare il censimento degli olivi secolari (200 esemplari censiti), a realizzare la lista delle specie floristiche (oltre 300 quelle riscontrate), ad individuare le migliori pratiche agricole per il Parco in collaborazione con l'UNIMOL, è iniziata l'ultima fase con la redazione del Piano turistico ambientale e della mappa di comunità. Il Parco riceve in visita il Prof. Pandeli Pasko Kuteli del Ciheam di Bari, già Ambasciatore di Albania in Italia, e del Dr. Gianfranco Ciola, Direttore del Gal Alto Salento e già Direttore del Parco delle Dune costiere e Olivi Monumentali di Puglia. Oltre all'analisi dei report conclusi dal Parco sulle migliori pratiche agricole e sul Piano turistico ambientale, sono state poste le basi per nuove collaborazioni sul tema dei paesaggi storici.

A giugno del 2021 si è tenuto nel Parco il Corso base di coltivazione e potatura dell’Olivo, curato dalla Scuola Italiana di potatura dell’Olivo del Prof. Giorgio Pannelli, in collaborazione con la “Fondazione Mario Lepore Onlus”.
L’evento ha riscontrato notevole successo con quasi settanta iscritti, provenienti da tutto il Molise, con una significativa compagine di Venafro, ma anche da altre Regioni come Abruzzo e Puglia. Un’occasione per mettere in pratica il lavoro svolto con il “Progetto Interreg Cross Border Olive” ed in particolare la parte delle migliori pratiche agricole per gli oliveti storici, vera ossatura dell’olivicoltura italiana.



Perché tutelare un paesaggio rurale storico? Perché rappresentano l’eccellenza del territorio agricolo italiano. L’orditura di queste terre fatta di piccoli e variegati appezzamenti, terrazzi, muri a secco, stazzi e macere che disegnano in maniera armonica il paesaggio collinare italiano, sono il frutto del lavoro dell’antica e sapiente sistemazione agraria del territorio. Una ricchezza piena di testimonianze archeologiche e architettoniche che rischiano di andare perse e che vanno invece tutelate come un’area naturalistica di pregio.
Questo il focus del Convegno di “Venolea 2021”, incentrato sui paesaggi centro-meridionali. Sono intervenuti tra i tanti, Ernesto Migliori, Referente Ecomuseo dell’Agro Pontino, circa il paesaggio terrazzato di Vallecorsa, e Giorgia De Pasquale, ricercatrice Università Roma III: i Paesaggi rurali storici di Amalfi, Tolfa e Pantelleria. Sono stati, inoltre, premiati i migliori Oli del concorso “Plinius Oltre il Tempo”. “Venolea 2021” premia i migliori oli che conservano al meglio le proprie qualità organolettiche ad un anno circa dalla spremitura. Il premio vuole riecheggiare la prima classificazione di oli della storia di Plinio il Vecchio, che citava Venafro, l’Istria e la Betica quali migliori luoghi di produzione del mondo.
Luglio 2022: nasce a Roma l’ “Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico”. Il 13 del mese viene firmato il Protocollo d'intesa tra i 27 Enti italiani riconosciuti, tra cui il Parco Regionale dell'Olivo di  Venafro che fa parte del Comitato promotore, presso il Ministero delle Politiche Alimentari, Agricole e Forestali.
Dagli Alti Pascoli della Lessinia, ai vigneti terrazzati del versante retico della Valtellina, dai limoneti di Amalfi fino ai muretti a secco che contraddistinguono le coltivazioni tradizionali sull’Isola di Pantelleria, passando per la fascia olivata tra Spoleto e Assisi e le colline di Pienza e Montepulciano: i 27 paesaggi rurali storici iscritti al Registro Nazionale si costituiscono ufficialmente nell’ “Associazione PRIS”: un nuovo organismo che si porrà come interlocutore istituzionale a livello regionale ma anche nazionale ed europeo. I 27 Paesaggi Storici, tutti già iscritti nel Registro nazionale del MIPAAF, rappresentano altrettanti esempi di agricoltura sostenibile e resiliente alla cui base vi è l’interrelazione tra uomo e natura che convivono in modo armonico basando la propria rispettiva esistenza su un rapporto di reciprocità.
Per il Parco dell’Olivo di Venafro si tratta dell’ennesima proiezione del proprio territorio in ambito nazionale. Le attività svolte nel corso degli anni hanno portato finalmente a riconoscere l’importanza storica degli olivi venafrani anche nell’età moderna. E ciò in previsione di ulteriori progetti sull’oleoturismo con l’altra sponda dell’Adriatico e di una collaborazione promozionale avviata con il Ministero degli Affari Esteri.



“Venolea 2022” si è tenuta nella Palazzina Liberty insieme ai produttori di olio e non soltanto, tutti convinti a fare rete per promuovere il territorio attraverso il frutto del loro impegno, nel mercato olivicolo, gastronomico, artigianale e culturale.

A marzo 2023 il Parco organizza due giornate di alto livello dedicate all'olivicoltura mediterranea. L'’evento si è svolto alla presenza della D.ssa Aurora Losacco dell'Autorità di Gestione del “Programma Interreg Sud Adriatico 2021-27”. Ci si è confrontati sui risultati del Progetto CBO svolto dal Parco, con il CIHEAM di Bari e partners del Montenegro e di Albania. Si è parlato di paesaggi terrazzati di strategie di conservazione: il Parco di Venafro per due giorni ne è stato la capitale, visto il ruolo giocato nella nascente “Associazione dei Paesaggi Rurali Storici Italiani” e nel “Progetto Interreg Cross Border Olive”. Tra i relatori tutti delle due giornate: Federica Romano della Cattedra UNESCO Unifi, Ina Janushi dell'Urban Reserch Institute di Tirana, Pandeli Pasko Kuteli e Nino Dubla del CIHEAM di Bari, Matteo Salvadori Direttore del GAL Terre di Argil, il geologo Vito La Bnaca , Ernesto Migliori del Paesaggio Storico di Vallecorsa, Ernesto Del Prete dell'Azienda Agricola “Luca Del Prete”, Giuseppe Di Bella dell'azienda Olio Pignatelli / Azienda Agricola Principe Pignatelli, e gli olivicoltori locali.








Il 25 novembre 2023 l’Ente Parco Regionale dell’Olivo di Venafro ha accolto la Rappresentanza  Permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO: durante la visita, l’Ambasciatore cinese alla FAO Guang Defu, insieme alla sua delegazione, ha potuto apprezzare il patrimonio storico, agricolo e culturale del Parco dell’Olivo e della città di Venafro, mostrandosi attento e curioso verso la storia millenaria

e unica del luogo, alle sue pratiche agricole e ai prodotti tipici che se ne ricavano. L’Ambasciatore Defu ha espresso grande compiacimento per la presenza, all’interno del Parco, al contempo di storia e agricoltura. Si è trattato di un incontro cordiale e fattivo, volto alla scambio di informazioni tra le strategie di conservazione dei paesaggi storici cinesi e di quelli italiani, all’interno di un progetto di grande portata, avviato dalla FAO, che alcuni paesaggi storici italiani stanno portando avanti: il “Programma GIAHS”, il cui obiettivo è quello di individuare, a livello mondiale, alcuni paesaggi particolarmente ricchi di biodiversità, al fine di promuoverli e tutelarli insieme alle loro tecniche gestionali.
Il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro conferma la dimensione internazionale che ha assunto, sia grazie all’incontro con la Rappresentanza Permanente della Repubblica Popolare Cinese presso la FAO, sia grazie al Progetto Audiovisivo “Winx Club – La Magia dell’Italia” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e presentato nel corso di “Venolea 2023”. Nell'ambito della strategia di promozione integrata dell'Italia all'estero, il progetto è volto a raccontare la diversità e la ricchezza dei territori italiani nel linguaggio dei più giovani e con un punto di vista innovativo. Nello specifico, si tratta di una serie animata composta da otto puntate, una delle quali dedicata al Parco Regionale dell'Olivo di Venafro, disponibili in nove lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, cinese mandarino, giapponese, coreano e vietnamita); puntante che verranno presentate al pubblico internazionale tramite la  rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura.


Per il Parco Regionale dell’Olivo di Venafro, ormai alla ribalta nazionale e internazionale, la storia continua…

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